Sala C – Nella Terra dei Giudici
L’intervento di ripulitura di uno dei pozzi di approvvigionamento idrico della collettività, Su Putzu Mannu appunto, si è trasformato in un momento straordinario di ricerca archeologica e storica.
Infatti, sotto la coltre di fanghiglia e melma, adagiati sul fondo roccioso, sono stati rinvenuti e riportati alla luce numerosissimi boccali fittili, di cui la maggior parte in stato di conservazione ottimale.
Si tratta di forme vascolari riferibili a scuole differenti, quella oristanese per le produzioni locali e quelle peninsulari delle celebri botteghe di Montelupo Fiorentino. Il quadro culturale e cronologico è quello del ‘500, ma l’interesse scientifico è totalmente rivolto al significato antropologico, alla dimensione, al prestigio del contesto, e all’assenza di confronti insulari ed extrainsulari riguardo al rito, perché è alla sfera cultuale che va riportato il deposito.
In questa sala è prevista l’esposizione di quattro modelli ospitabili in quattro nicchie a muro dedicate, modelli poggianti su supporti girevoli tali da consentire la visione integrale delle forme e delle decorazioni, mentre le didascalie e l’apparato documentale andranno sui video e sui pannelli.
Orari di apertura
L’intervento di ripulitura di uno dei pozzi di approvvigionamento idrico della collettività, Su Putzu Mannu appunto, si è trasformato in un momento straordinario di ricerca archeologica e storica.
Infatti, sotto la coltre di fanghiglia e melma, adagiati sul fondo roccioso, sono stati rinvenuti e riportati alla luce numerosissimi boccali fittili, di cui la maggior parte in stato di conservazione ottimale.
Si tratta di forme vascolari riferibili a scuole differenti, quella oristanese per le produzioni locali e quelle peninsulari delle celebri botteghe di Montelupo Fiorentino. Il quadro culturale e cronologico è quello del ‘500, ma l’interesse scientifico è totalmente rivolto al significato antropologico, alla dimensione, al prestigio del contesto, e all’assenza di confronti insulari ed extrainsulari riguardo al rito, perché è alla sfera cultuale che va riportato il deposito.
In questa sala è prevista l’esposizione di quattro modelli ospitabili in quattro nicchie a muro dedicate, modelli poggianti su supporti girevoli tali da consentire la visione integrale delle forme e delle decorazioni, mentre le didascalie e l’apparato documentale andranno sui video e sui pannelli.