Geografia, Storia e Paesaggio

Geografia, Storia e Paesaggio

La prima impressione che si ha nel giungere ad Àllai è di stupore. Dopo tanti tornanti e saliscendi il paese compare quasi all’improvviso, adagiato sul versante occidentale del Pranu Olìsa, un pianoro proteso verso il corso del rio Massàri, il fiume dai tanti nomi che qui ad Àllai abbandona quello di Fluminèddu prima di riversarsi, più a nord, nel Tirso.

Siamo in provincia di Oristano, a 30 chilometri dal capoluogo. È un paesaggio fiabesco che le nebbie invernali, peculiari di questa regione fluviale, contribuiscono ad accentuare, quasi a voler riproporre scenari esclusivi della letteratura medioevale. Lo sguardo non ha profondità perché Pranu Olìsa, Pranu Loddùo e Pranu Margiàni avvolgono l’abitato idealmente, insieme alla sagoma bruna e austera del Grighine.

Àllai risulta così al centro di un grande catino naturale, protetto e silente, come adagiato nel grembo della Grande Madre, a 60 metri sul livello del mare. Il paesaggio è fortemente caratterizzato dalla presenza del fiume.Il corso d’acqua divide in due parti il territorio, ma non l’abitato, concentrato invece aldilà dell’alveo fluviale, limite territoriale inequivocabile tra comunità non sempre amiche, avamposto del Barigàdu a sud-ovest.Sulla riva opposta del fiume, proprio dirimpetto ad Àllai, a meridione, si erge l’altipiano di Pranu Margiani, l’Angius lo cita come Planu Barbaggiana, evidente correzione toponomastica dell’antica Brabaxiana, letteralmente “la porta verso le Barbagie”, le terre delle comunità non assoggettate, culturalmente, alla romanizzazione.

Àllai è un paese di passaggio. Già dall’antichità costituisce un importante crocevia e la sua storia da sempre è quella di una terra di confine, punto di incontro non solo geografico fra territori ma anche tra genti e culture differenti; un luogo di forte suggestione e di palpabile spiritualità, che si ha la percezione di cogliere in ogni angolo del territorio e dell’area urbana.

L’impianto urbanistico è piuttosto semplice e si sviluppa lungo la via Vittorio Emanuele, l’antica “Via dei Viaggianti”, principale arteria stradale attraverso la quale si può raggiungere l’Oristanese, il Mandrolisai e la Marmilla. L’abitato si presenta ordinato e armonico nella teoria di case basse costruite con i cantoni di trachite rossoviolacea a vista e gli infissi colorati; abitazioni spesso aperte su cortili ai quali, talvolta, si accede attraverso i portàles.

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