Il canonico Marras

Àllai - Foto aerea Chiesa Parrocchiale

Il canonico Marras

Tra i personaggi che hanno dato maggior lustro e prestigio ad Àllai corre l’obbligo di rammentare il canonico Efisio Marras, conosciuto come Su ’Etzu per distinguerlo dall’omonimo nipote, anche lui canonico.

Di famiglia benestante e numerosa – ben nove figli tra i quali era il quarto –, ebbe i natali nel 1883. Frequentò il Seminario tridentino di Oristano dove apprese la lingua italiana e la latina e, soprattutto, l’arte della retorica e dell’eloquenza sacra in lingua italiana, che mise a frutto, per la prima volta ancora seminarista, il 12 maggio del 1904, all’età di 21 anni, con un discorso sull’Immacolata Concezione tenuto nello stesso Seminario.

Uomo di profonda cultura teologica e predicatore in lingua sarda di prima grandezza, di certo tra i più eloquenti di Sardegna, una volta terminato il corso di studi nel Seminario frequentò con profitto il Collegio leoniano di Roma dove, nel 1907, si laureò in Teologia.

Due anni dopo ebbe inizio la lunga carriera ecclesiastica in diversi paesi dell’Isola: fu dapprima vice parroco nei dintorni di Oristano e rivestì poi lo stesso incarico a Laconi, dove rimase dal 1910 al 1911. Intanto, il 31 di maggio del 1909, a chiusura del mese mariano, tenne la prima predica in sardo dal pulpito della chiesa di Sant’Efisio di Oristano.

Per ulteriori due anni, a cavallo fra il 1916 ed il 1917, resse in qualità di rettore le sorti delle parrocchie di Santa Giusta e della borgata di Silì. Nel 1924 venne nominato canonico ed iniziò l’insegnamento presso il Seminario che lo aveva visto allievo in gioventù. Subito dopo la Seconda Guerra mondiale rinunciò per motivi sconosciuti all’incarico di canonico e si ritirò a vita privata.

Morì il 18 giugno del 1966, ospite delle Suore dell’Opera Pia Cottolengo, e venne sepolto nella nativa Àllai. Riconoscente per le sue opere caritatevoli e per le doti umanitarie che lo contrassegnavano, e di cui sono prove tangibili la realizzazione dell’Asilo infantile e un costoso intervento di restauro della Parrocchiale dello Spirito Santo, il Comune gli ha intitolato la piazza su cui si erge la chiesa parrocchiale e gli ha dedicato il libro Preigas, curato da Gigi Sanna, nel quale sono state raccolte 12 prediche di cui ben 11 in lingua sarda.

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