Museo CIMA - Veduta ingresso
Data di pubblicazione 23/06/2025

Tour Virtuale

Il tour virtuale del Museo Ci.MA è così articolato:

Sala 1 – Storia di una Terra Antica

Il visitatore viene accolto in una sala che introduce il museo e il territorio, in un ambiente raccolto e vicino, che si discosta dai canoni più rigidi dell’esposizione tradizionale.  L’allestimento, integrato negli spazi della casa, crea un’atmosfera familiare, dove gli oggetti si presentano con semplicità, senza distanze forzate.

Si racconta la nascita del museo e il suo legame con la comunità, per offrire un primo orientamento. Una linea del tempo per immagini accompagna il percorso, dal 20.000 a.C. al periodo punico-romano, offrendo una visione ampia della storia sarda prima di avvicinarsi ai reperti esposti.

La disposizione degli spazi invita alla sosta, all’ascolto, alla condivisione. È un museo che si prende il tempo, e lo restituisce al visitatore.

Sala 2 – Nella Terra dei Giudici

La seconda sala guida il visitatore attraverso le trasformazioni storiche del territorio. Si parte dal ponte romano, ancora oggi presente nel paesaggio di Allai, per poi entrare in un contesto successivo attraverso un’epigrafe sardo-latina che introduce all’età giudicale. L’ambiente mantiene lo stesso tono accogliente della prima sala, favorendo uno sguardo attento ma informale.

Il percorso si apre infine a testimonianze più tarde, provenienti dal pozzo Putzu Mannu, che lasciano intravedere relazioni e presenze successive, in un tempo ancora da indagare.

Sala 3 – Nel grembo della Grande Madre

La terza sala è forse la più evocativa. Il visitatore entra in uno spazio raccolto e suggestivo, dedicato al megalitismo e alla sacralità antica della pietra. Al centro, due statue-menhir in trachite, provenienti da Loddùo e Arasèda, dialogano con l’ambiente che le ospita. La scenografia, ispirata alle Domus de Janas e ai petroglifi di Pranu Olìsa, crea un’atmosfera intensa e riflessiva, che invita a fermarsi e osservare.

Al centro dell’attenzione, due statue-menhir in trachite, provenienti da Loddùo e Arasèda, dialogano con l’ambiente che le ospita. La scenografia, ispirata alle Domus de Janas e ai petroglifi di Pranu Olìsa, crea un’atmosfera intensa e riflessiva, che invita a fermarsi e osservare.

Il percorso a cielo aperto

Il percorso si sviluppa tra loggiati e spazi all’aperto, che conservano testimonianze concrete del lavoro e della vita di comunità:

nella Loggia del Frantoio si trova il frantoio con la macina per l’olio di lentisco, affacciato su un olivastro secolare che domina la piazza con la sua presenza silenziosa;
la Loggia del Pane ospita il forno a legna e la macina per il grano, accanto al concio a dentelli appartenente a una Tomba di Giganti;
– poco più avanti, la grande vasca in trachite utilizzata per la pigiatura dell’uva e un piccolo magazzino visibile solo dall’esterno, attraverso un vetro, come a sbirciare nel passato;
nella Loggia del Carro si trovano il carro in legno e l’imballatrice per il fieno.

Una scala conduce infine al piano superiore, dove si trova la Stanza del Telaio, che conserva un esemplare orizzontale ottocentesco, simbolo del lavoro domestico e della trasmissione dei saperi.

La visita si conclude nella vicina Piazza del Falò, spazio rituale e conviviale, dove la comunità si raccoglie in occasione delle feste e dei riti legati al fuoco.
Un luogo simbolico, dove si chiude il percorso, con uno sguardo sul legame profondo tra le cose, i luoghi e chi li attraversa.

Ultimo aggiornamento:

La galleria

Informazioni

Dal lunedì al mercoledì il museo è chiuso

Dal giovedì alla domenica
Apertura: 9:30-12:00 e 15:30-18:00
Chiusura biglietteria: 11:45 e 17:45
Tempo di visita consigliato: circa un’ora
Intero: 6 euro (over 18) Ridotto: 4 euro (dai 13 ai 18 anni)
Gratuito: under 13, residenti di Allai e Samugheo.

Il biglietto è valido anche per visitare il museo MURATS a Samugheo